Chissà che impressione avrà Sofia Loren a passare sotto la gigantografia di Marcello Mastroianni, compagno di tante avventure cinematografiche, diventata la locandina che domina la 67esima edizione del festival di Cannes. Loren, già premiata alla 14esima edizione del festival come Miglior Attrice per "La ciociara" di Vittorio De Sica e Presidente di Giuria del festival francese nel 1966, è la protagonista del cortometraggio (25 minuti), per la regia del figlio Edoardo Ponti. E domani, alle 16.45, il premio Oscar (per migliore interpretazione femminile, sempre per "La ciociara", e onorario nel 1991) terrà una masterclass, onore riservato ai grandi maestri del cinema.
Il film che la vede protagonista, "Voce Umana", scritta dallo stesso Ponti e da Erri De Luca, liberamente ispirato ad un testo teatrale di Cocteau risalente al 1930, passa questa sera alla sezione "Cannes classic".
Ponti conferma le abilità registica che gli hanno fatto sfiorare l'Oscar con "Il turno di notte lo fanno le stelle", girato nel 2012, regalando alla madre un ruolo arduo, quello di una donna ancora bella, ma in cui è svanita la freschezza della giovinezza. La storia, girata quasi tutta nell'interno di una casa signorile di Napoli nel 1950, racconta la pena di una donna che viene lasciata dal suo amore al crepuscolo della sua esistenza. Ponti usa la macchina da presa in modo carezzevole sulle mani e sul viso della madre, riprendendola molte volte riflessa nello stesso specchio che lei dice di voler rifuggire: «Non mi guardo più nello specchio, in bagno smorzo la luce». E ancora con amarezza: «Mi dici che ho una faccia ammirevole, un tempo mi dicevi che avevo una bella faccia contadina». Loren è grande, amara interprete, di un ruolo che è stato diverse volte nei panni di Anna Magnani a teatro. Loren, alla viglia degli 80 anni il 20 settembre prossimo, ha detto di avere ancora un sogno nel cassetto «che non posso rivelare, qualche cosa che non ho mai fatto e che vorrei fare». Ieri sera in una cena in suo onore, con il direttore del festival Thierry Fremaux e il presidente Gilles Jacob, è stata accolta da una standing ovation che ha coinvolto la giuria guidata da Jane Campion, tanti registi del concorso dai Dardenne ad Hazanavicius. Domani poi verrà proiettato "Matrimonio all'italiana" (1964), sempre di Vittorio De Sica, che vede nei ruoli principali Loren e Mastroianni, in versione restaurata, in collaborazione con Surf Film da Cineteca di Bologna e Technicolor Foundation per il Cinema Heritage con il contributo di Memory Cinema presso L'Immagine Ritrovata .